ORFEO ED EURIDICE
a cura della Compagnia FuoriOpera
26 giugno ore 19
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a cura di Officina dei transiti
Libretto di Ranieri de’ Calzabigi
Musica di Christoph Willibald Gluck
Personaggi e interpreti
Orfeo, Julija Samsonova / Euridice, Emanuela Scirea
Amore, Hanna Blachuta / Ombra, Fabio Midolo
flauto – Mimma Lamonica / pianoforte e maestro concertatore – Andrea Deutsch Gottfried
messa in spazio – Fabio Midolo / scenografia e costumi – Chiara Spanò
Parco Lago Nord _ Paderno Dugnano
ingresso Parcheggio Centro Commerciale Brianza
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Trama Orfeo piange la sua Euridice appena morta e il suo dolore è incolmabile, non vede soluzione alcuna a tale sventura. Amore irrompe in scena, donandogli speranza: Orfeo può riportare in vita la sua amata intraprendendo un viaggio nel regno delle ombre e placando le furie con il suo canto. Deve però giurare di non voltarsi mai a guardarla. Durante il cammino Euridice è scossa da tanta indifferenza perché ignora la prova a cui Orfeo si è sottomesso. I “lamenti” dell’amata lo inducono a cedere, Orfeo si volta e perde Euridice. L’ennesimo dolore lo istiga a uccidersi a sua volta, ma giunto Amore a fermare l’atto efferato, lo ricompensa riportando in vita Euridice. L’amore trionfa al di là della morte.
Evento in collaborazione con progetto L.A.G.O.
Francesco Metrangolo
a commento di Orfeo ed Euridice, a cura di Fuori Opera per progetto LAGO.
ORFEO HA CANTATO SULLE RIVE DEL LAGO NORD
Ridurre in un’ora di spettacolo un capolavoro del Settecento, come l’Orfeo e Euridice di Gluck, grande riformatore del teatro musicale barocco, può essere rischioso se non fallimentare. E invece il miracolo è avvenuto ieri sera in Parco Lago Nord dove un gruppo di musicisti ha dato vita a una splendida riduzione per tastiera, flauto traverso, voci liriche e voce narrante dell’opera di Gluck. Ed è così apparso un cammeo prezioso, per sapienza di fattura, donato agli spettatori raccolti sotto gli alberi alle rive del lago del Parco Lago Nord. Gli autori di tanta preziosità sono stati i protagonisti del gruppo “Urban Opera/Fuori Opera”. Musicisti che si sono dati la benemerita incombenza di diffondere l’opera lirica dovunque in Italia cosa che, dati i tempi mediocrissimi che occorrono, è da encomiare assai per il valore sociale e culturale che trasmette.
Dunque Gluck.
Con un sapiente intaglio drammaturgico (il testo di Calzabigi); musicale (le arie al canto e al flauto accompagnato dalla tastiera, i recitativi scelti tra i più pregnanti); teatrale (citazioni da Antigone inframmezzate nei momenti topici dell’azione drammatica), gli artisti di Fuori Opera hanno donato un Gluck aperto, accessibile, amabile, fruibile da chiunque, capace di attrarre e commuovere. Ed è stato bello vedere anziani e giovani, mamme con i bimbi e nonni seguire lo spettacolo con attenzione e stupito silenzio. Naturale l’entusiasmo alla fine e gli applausi di gratitudine per la donazione artistica ricevuta. A dimostrazione ulteriore, ma mai sufficiente, che la Bellezza, se offerta con sapienza e umiltà, alla fine vince sempre sulla mediocrità.
Ad maiora dunque! Anche qui a Paderno Dugnano avremo fra poco, ne sono certo, una piccola Waldbühne.