UNO NESSUNO CENTOMILA // incontro con Nogaye Ndiaye @Tilane

UNO NESSUNO CENTOMILA // incontro con Nogaye Ndiaye @Tilane

Tilane a marzo incontra Nogaye Ndiaye con “Fortunatamente nera. Il risveglio di una mente colonizzata” in calendario il 16.

PRENOTA
incontro con Nogaye Ndiaye

sabato 16 marzo alle 16
Piazza Divina Commedia, 3-5

L’autrice: Nogaye Ndiaye

 

Laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Nogaye è un’attivista impegnata e una fervente sostenitrice dei diritti umani. Il suo impegno per la causa si estende sia al regno digitale che al mondo fisico. Si impegna attivamente nella difesa dei diritti umani attraverso corsi di formazione, workshop, festival e tavole rotonde, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e promuovere un cambiamento positivo. Nogaye è anche una creatrice di contenuti su Instagram, dove opera con il profilo “@leregoledeldirittoperfetto”, condividendo preziose intuizioni e informazioni riguardanti i diritti umani, l’antirazzismo, il femminismo e le questioni legali. La sua missione è contribuire a un mondo in cui i diritti umani siano universalmente compresi, rispettati e sostenuti da tutti.

Il libro: Fortunatamente nera. Il risveglio di una mente colonizzata

Fin da piccola, Nogaye si è chiesta quale fosse il suo posto. Nonostante avesse una casa, una famiglia, degli amici, si è sempre sentita in bilico tra due mondi. Nata in Italia da genitori di origine senegalese, cresciuta in un paesino di provincia, Nogaye ha assorbito tutto il pregiudizio e il rifiuto che la nostra società riserva a chi è “straniero” e ha istintivamente cercato, con tutta se stessa, di appartenere a una maggioranza che la faceva sentire diversa. Per anni ha addotto scuse per non recarsi in Senegal a conoscere la sua famiglia allargata; per anni ha sofferto per il suo aspetto “sbagliato”; per anni si è fatta chiamare con un altro nome, Noghina. Ma Noghina e Nogaye sono due anime della stessa persona, due anime che si sono sfuggite, si sono date battaglia, ma alla fine si sono abbracciate e ricomposte come tessere di un puzzle. Per arrivarci, però, c’è voluto un doloroso quanto liberatorio percorso per smantellare il razzismo interiorizzato nel tempo: un percorso fatto di letture, studi, incontri, esperienze. E, soprattutto, di due viaggi in Senegal che le hanno cambiato la vita. Non solo Nogaye si è riappropriata della sua identità, ma ha trovato l’ispirazione e lo slancio per diventare attivista per i diritti civili e sociali, nonostante l’enorme difficoltà nell’intavolare un dialogo sul razzismo nel nostro paese. In questo libro – che fonde memoir e divulgazione – Nogaye Ndiaye ci propone lo stesso percorso di decostruzione che lei per prima ha fatto, illuminando quelle zone d’ombra che spesso fingiamo di non vedere o addirittura neghiamo.

 “Che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote?”