La valigia di De Marchi è un progetto di storia locale seguito dai bibliotecari di Tilane, che prende il nome proprio da una valigia che custodiva appunti, articoli, pubblicazioni e fascicoli di proprietà di Emilio De Marchi.
La valigia – donata all’Amministrazione Comunale di Paderno Dugnano – è arrivata a Tilane a marzo 2022, il materiale presente è stato valutato con cura, catalogato e archiviato.
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Attualmente tutta la documentazione è conservata nel Palazzo Comunale, all’interno di un armadio donato proprio dai famigliari di Emilio De Marchi, ai quali siamo profondamente grati per questo prezioso lascito.
Proprio per proteggerlo, preservarlo e salvaguardarne l’integrità, il materiale non è accessibile al pubblico e non è consultabile.
CHI ERA EMILIO DE MARCHI?
Emilio De Marchi è stato uno scrittore italiano, tra i maggiori del secondo Ottocento.
Nel corso della sua vita ha pubblicato varie raccolte di racconti e novelle, saggi letterari, articoli di carattere pedagogico e romanzi. La narrazione nelle sue opere si concentra nella descrizione dei contadini lombardi e della piccola borghesia milanese.
Il suo romanzo più celebre è il noir Il cappello del prete, pubblicato per la prima volta a puntate nel 1887 nelle appendici del quotidiano milanese “L’Italia del Popolo” e tradotto – già prima della fine del secolo – negli Stati Uniti, in Ungheria, Germania, Francia, Inghilterra e Danimarca, probabilmente il primo giallo nella storia della letteratura italiana.
PERCHÉ È COLLEGATO A PADERNO DUGNANO?
Emilio De Marchi è nato a Milano il 31 luglio del 1851, ma ha vissuto gran parte della sua vita a Paderno Dugnano, una città che ha sempre amato e prediletto, considerata dallo scrittore il luogo del cuore, il posto ideale dove lasciarsi ispirare e trascorrere momenti di pace e tranquillità.
In particolare, durante le sue vacanze, soggiornava a Villa Tavecchio – in via Gramsci, 21 – una villa sita nell’attuale centro storico di Paderno Dugnano, costruita nella prima metà del sec. XIX.
Emilio De Marchi ci ha lasciato il 6 febbraio 1901, i suoi resti si trovano nel cimitero di Paderno Dugnano. Sulla facciata di Villa Tavecchio è stata apposta una targa in sua memoria e onore.
